Il Tribunale di Riesame di Genova sentenzia: la cannabis light non può essere sequestrata preventivamente se il livello di Thc non supera lo 0,5%.
Si tratta della prima pronuncia di un tribunale dopo la sentenza dello scorso 30 maggio della Cassazione, che aveva stabilito che le infiorescenze non rientrano nella 242, e sono illegali, salvo che non abbiano in concreto nessun effetto drogante. E l’effetto drogante è proprio quello relativo alla concentrazione di THC superiore allo 0,5%.
A ricorrere in appello è stato il commerciante di Rapallo a cui erano stati sequestrati tutti i prodotti a base di CBD. I giudici gli hanno dato ragione, secondo loro manca infatti, una norma che regoli il settore delle infiorescenze: la vendita non si configura come un illecito se il THC non supera lo 0,5%.
Questa percentuale, sottolinea il Tribunale del Riesame, «resta l’unico parametro per la potenziale efficacia psicotropa».
Dunque il Pubblico ministero e le forze di polizia, non potranno effettuare sequestri preventivi di tutta la merce ma effettuare controlli a campione, e solo in caso di superamento del limite procedere al sequestro degli stessi prodotti.
Questa sentenza, unita alla rinnovata fiducia dei negozi di marijuana light, dovrebbe riportare il settore alla riapertura di molti punti vendita.