macchina battitura canapa

Tessuti di canapa una scelta ancora più sostenibile

L’uso della canapa è antichissimo. Le prime testimonianze dell’uso della cannabis si hanno fin dai tempi del Neolitico, con il ritrovamento di alcuni semi fossilizzati in una grotta in Romania. 

La cannabis fornisce da millenni un’ottima fibra tessile, e probabilmente proprio per questo cominciò a essere coltivata in nell’antichità in Asia e in Medio Oriente.

Anche in Italia la storia della canapa risale all’ultima glaciazione. Quello che sappiamo è che però circa 3000 anni fa la coltivazione della canapa si intensificò, ma fu solo nel primo secolo Dopo Cristo che la macerazione e la lavorazione della canapa si diffuse massicciamente e progressivamente con l‘Impero Romano.

l’Italia conobbe una riscoperta della canapa nel medioevo e progressivamente questa coltura si diffuse largamente, come testimoniano le numerose toponomastiche legate proprio alla cannabis (Canavese, Canepina).

Come purtroppo adesso sappiamo bene, l’abbandono della canapa come pianta di produzione per fibre e tessuti iniziò grazie al lavoro contemporaneo e sinergico della criminalizzazione della stessa pianta e l’avvento dei filati sintetici.

Oggi la canapa è considerata la pianta con l’impatto ambientale più sostenibile per la produzione di filati

Infatti anche in Italia, prima del successo della marijuana legale, si era già da tempo ricominciato a diffondere l’interesse per la coltivazione della canapa da fusto a cui è effettivamente dedicata la famosa legge 242/16, che ha poi generato, con una pparticolare interpretazione, anche l’avvento del CBD sul mercato italiano.

Adesso sappiamo che è anche una pianta estremamente conveniente per la sua capacità di crescere con poche risorse, sviluppare una biomassa che non ha paragoni con altre colture (a fronte degli stessi nutrienti e dello stesso tempo) e addirittura ripulire il terreno dai metalli pesanti e da altri inquinanti.

Le proprietà delle fibre della canapa sono quelle che l’hanno resa celebre e che hanno fatto in modo che l’Italia diventasse il terzo produttore nel mondo. Purtroppo il proibizionismo degli anni ’50 ha cancellato tutta la conoscenza che si era accumulata in secoli.

Oggi si ricomincia a coltivare la canapa in molte zone dell’Italia. Molta altra è coltivata in Europa e nel mondo, e viene trasformata in filato e poi in borse, portafogli, magliette, camicie, pantaloni, scarpe e tanti altri accessori e abbigliamento.

Trovare oggi abbigliamento realizzato con canapa biologica è molto più semplice. Nel futuro ci aspettiamo che la cannabis da tessuto possa continuare a crescere nel nostro paese riuscendo a creare una filiera industriale per la produzione di tessuti più sostenibili.

Per farlo possiamo contribuire attivamente anche noi: semplicemente acquistando un prodotto ottenuto con le fibre della canapa.

Nell’immagine: incisione con macchina per la battitura della canapa See page for author, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons