indica sativa

Molte tipologie di sativa e indica, ma chi supera la prova sensoriale?

Credits immagine copertina: Canapa Farm

Volendo considerare la cannabis indica come una cugina molto stretta della sativa, andare alla ricerca delle loro differenze è più un percorso di dettagli percettivi.

In generale, facendo riferimento ai livelli di THC raggiungibili (con percentuali che possono spingersi a oscillare dal 20% al 30%, sebbene qui si vada oltre la soglia di legalità), la sativa è nota per risultare più energizzante rispetto alla indica, rivelandosi più adatta a un consumo diurno.

Fra gli effetti “high” della cannabis sativa, si nota anche un forte impulso alla socialità e alla creatività del consumatore, senza lasciarlo scivolare in quello stato di torpore che viene invece innescato dalla canapa indica. In questo senso, l’uso di cannabis sativa potrebbe lenire il senso di affaticamento e di depressione, migliorando l’umore del consumatore e sviluppando effetti positivi anche in alcune applicazioni mediche.

Ma attenzione: non bastano questi effetti positivi a pesare di più nella scelta dei consumatori per l’una o l’altra varietà, bensì il numero interessante di ibridazioni di massima qualità che sono state create partendo soprattutto dalla sativa.

Le differenze fra cannabis sativa e indica

Le ibridazioni nate dall’incrocio, in diverse percentuali, di canapa sativa a indica, hanno portato alla nascita di varietà straordinarie per effetti, sapori e aromi, che ben si prestano a essere assaporate dagli intenditori e dai consumatori abituali, così come da quelli più occasionali. Il trionfo di stimoli per i sensi innescato da queste tipologie di erba, garantisce alla canapa sativa un posto di primo piano tra le varietà indica spesso più gettonate.

Le differenze tra sativa e indica possono anche essere ricercate nei loro tempi di coltivazione e crescita, più lunghi proprio per la sativa: tuttavia, la quantità di infiorescenze cannabis light ottenibili grazie a un raccolto di canapa sativa è decisamente maggiore, giustificando così i tempi di attesa più lunghi. E non è solo questione di tempistiche: come confermato dall’esperienza dell’azienda coltivatrice italiana Canapa Farm, la coltivazione di più specie di canapa, richiede l’integrazione di importanti e innovative tecniche agrarie che contribuiscono alla rigenerazione ambientale. Oltre alle infiorescenze, i prodotti messi a disposizione da Canapa Farm spaziano dagli oli CBD in varia concentrazione (dal 5% al 15%) alle bevande a base di canapa (come le tisane dagli effetti rilassanti, afrodisiaci o purificanti), dimostrando come il settore della cannabis si unisca a quello del CBD in un proficuo scambio di vedute e progetti di più ampia soddisfazione della richiesta di mercato.

Volendo tirare le somme, la cannabis sativa coprirebbe una più ampia area di mercato per soddisfare le richieste e gli apprezzamenti sugli effetti provati dai consumatori, riuscendo anche ad avare effetti positivi sulla biodiversità della specie.

Le varietà di cannabis più apprezzate

La produzione mondiale di cannabis light continua così a prosperare grazie a nuove ibridazioni tra erba sativa e indica che ne garantiscono sempre nuove sfumature di gusto e profumo, oltre che varianti genetiche capaci di adattarsi al range di legalità voluto dal legislatore (ossia, con concentrazione di THC pari o inferiore allo 0,2%, con un livello di tolleranza che può spingersi fino allo 0,6%).

Un esempio su tutti, la Lemon Haze è una variante di canapa sativa molto gradita dai consumatori, influenzati certamente dai profumi decisi di queste infiorescenze: limoni, agrumi, muschio si intrecciano in un aroma estremamente gradevole ed equilibrato. Il gusto è molto persistente e corposo, grazie alle tecniche di concia duratura utilizzate per la lavorazione, dall’inconfondibile sapore di menta e muschio. Le cime di questa varietà di cannabis – dal contenuto di CBD inferiore al 21% – sono di medie dimensioni e hanno un aspetto abbastanza compatto, dai colori verdi e vivaci.

Altro ibrido di notevole qualità, pensato appositamente per stuzzicare l’olfatto dei consumatori con note di profumi vari e sapientemente contrastanti, è l’Amnesia Dream: si spazia dal miele alle bacche dolci (profumi delicati) che avvolgono e riempiono, supportati da note più pungenti di resina e incenso. Si tratta di una varietà di infiorescenze agrumata, dal profumo complesso e ricercato, ma dal sapore molto morbido e gradevole al palato. L’aspetto è caratterizzato da cime cariche di resina; l’elevata concentrazione di CBD rende questa variante sativa particolarmente ricercata tra i consumatori light.

Tra le ibridazioni di maggior successo dal punto di vista sensoriale, la Purple GG #4 – nata dall’incrocio tra la Purple Haze e la Gorilla Glue #4 – è anche stata premiata con tre Cannabis Cup ottenute tra il 2014 e il 2015. Questa tipologia gode del prestigio della sua discendenza Purple e ovviamente rientra – per concentrazioni di THC – tra le erbe legali; il suo livello di CBD, invece, raggiunge anche il 25%, ma si tratta di una percentuale variabile. L’aroma è dolce e vagamente speziato, dunque stuzzicante, specie se accostato al suo sapore agrumato (derivante tutto dall’ascendenza Haze presente nella sua genetica).

Con un più basso livello di CBD (la media tocca il 21%), la Master Kush è una varietà di canapa light molto apprezzata per la sua ascendenza indica, oltre che sativa. Le sue infiorescenze sono di un verde brillante, dai pistilli rossi velati da uno spesso strato di resina che, nel complesso, conferisce alla pianta una tonalità di colore virante all’arancio. I suoi profumi sanno di terra e aghi di pino, mentre il suo sapore, molto ricercato, è decisamente speziato.

Impennano, invece, i livelli di CBD raggiungibili da una terza varietà di cannabis legale: la Moonrock può raggiungere una concentrazione di cannabidiolo pari al 70%, grazie anche allo strato di resina e polvere di hashish che ricopre le sue infiorescenze, alterandone dunque la chimica, oltre che l’aspetto (paragonabile, appunto, a quello di una roccia lunare). L’aroma e il sapore della Moonrock persistono nell’aria e sul palato, rendendo l’esperienza sensoriale innescata da questa variante particolarmente durevole e intensa, pur rientrando nel range del legale.