Perla prima volta viene aggiornato lo status giuridico della cannabis nella da quando è presente nella Convenzione unica degli stupefacenti.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organizzation) ha valutato positivamente tutte le evidenze disponibili e sta riconoscendo chiaramente le applicazioni mediche di cannabis e cannabinoidi, reintegrandoli nella farmacopea, e di fatto cancellando la posizione dell’OMS mantenuta dal 1954 secondo cui: “dovrebbero esserci sforzi verso l’abolizione della cannabis da tutte le pratiche mediche legittime”.
Questo cambiamento sembra essere l’inizio di una vera e propria rivoluzione globale in ambito normativo per la cannabis ed una presa di coscienza delle evidenze scientifiche rispetto alle posizioni della politica. Prima o dopo i governi dovranno recepire questa decisione e cambiare le legislazioni nazionali.
In particolare l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) chiede
Le raccomandazioni, se adottate tutte, rappresenterebbero un riconoscimento formale del fatto che gli organismi di governo del mondo si siano effettivamente sbagliati per quasi mezzo secolo sui danni e sui benefici terapeutici della marijuana.
Se anche l’ONU, i cui paesi adesso devono necessariamente recepire queste raccomandazioni, si muovesse a breve in tal senso, questo potrebbe incoraggiare velocemente altre nazioni a ridimensionare o abrogare le loro leggi proibizionistiche anche per uso non medico.
Tratto liberamente da Aduc
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